QUERCIA OLYMPUS - NATURA AC3 PARQUET FLOORING
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QUERCIA OLYMPUS - NATURA AC3 PARQUET FLOORING

31,20 €
Tasse incluse
Colore Parquet
  • Quercia Olympus
Quantità

AC3 NATURA PARQUET LAMINATO:

La collezione NATURA porta a casa vostra il design, offre un’accurata selezione di differenti finiture. La particolarità di questo parquet è che le doghe coincidono perfettamente in modo da creare una superficie uniforme senza linee di fuga. Il parquet in laminato è un’ottima soluzione per avere una pavimentazione con effetto legno, abbassando nettamente i costi e garantendo una facile manutenzione. L’ottimo rapporto qualità prezzo, la perfetta imitazione del legno che dona più calore all’ambiente, porta questo materiale ad essere una delle scelte più diffuse nelle abitazioni e negli ambienti commerciali. 

Scheda tecnica

Spessore
8 mm
Lunghezza
1200 mm
Larghezza
191 mm
Peso
13.20 kg cad. confezione
Proprietà
1.8336 mq cad. confezione

PERCHE’ SCEGLIERE UN PARQUET IN LAMINATO?

Il Parquet Laminato, è un tipo di pavimentazione che riproduce perfettamente l’effetto legno, il primo vantaggio che offre questa pavimentazione è sicuramente l’eccellente rapporto qualità prezzo infatti si risparmia più del 50% rispetto ad un comune parquet in legno. Ovviamente le due tipologie di parquet hanno caratteristiche completamente diverse, oltre ad avere un vantaggio sotto l’aspetto economico, ci sono molti altri pregi. Il Parquet Laminato è un prodotto ormai diffusissimo, sia nelle abitazioni che in ambienti commerciali, tecnologicamente avanzato, non si usura, si mantiene intatto, resiste alla luce e ai graffi, ha una buona resistenza anche all’umidità.

Un altro vantaggio, il più importante si potrebbe dire, è proprio la facile manutenzione, se non si è disposti a prestare cure costanti e attenzione ai pavimenti di casa, ma allo stesso tempo avere una finitura calda, che abbia un effetto legno, il laminato è la soluzione perfetta. È molto semplice la manutenzione e la pulizia con acqua e un semplice detergente, per avere una superficie pulita, è antimacchia, ovviamente resiste bene all’umidità ma si tratta di un materiale realizzato con un alta percentuale di legno.

Un altro pregio molto importante è che senza l’aiuto di un tecnico specializzato, con una buona manualità si può effettuare la posa in opera, si tratta precisamente di una posa flottante, ovvero le doghe sono libere di seguire armoniosamente il loro naturale dilatarsi e restringersi senza incontrare ostacoli. Ecco perché quando si effettua la posa si deve lasciare dello spazio tra doga e muro, che verrà poi coperto dal battiscopa. Essendo un materiale naturale, nonostante abbia una buon resistenza all’umidità, ciò non toglie che subisca delle variazioni di temperatura e umidità, si consiglia di lasciar sostare le doghe almeno 48h prima della posa, all’interno del locale dove verranno successivamente installate, in modo tale abbiano il tempo di adattarsi.

Il nostro laminato ha uno spessore di 8mm, diversamente il legno ha uno spessore nettamente maggiore, grazie a questo piccolo spessore, permette anche di installare il nuovo parquet al di sopra di una pavimentazione preesistente, senza demolire, a patto che la superficie sia piana e solida. Significa che occorre verificare se ci siano buchi, avvallamenti, sporgenze o dissesti e, se ci sono, devono essere eliminati. Questo aspetto permette anche di eseguire veloci ristrutturazioni, senza demolire. Precisamente messa in opera flottante significa che non ha assolutamente bisogno dell’utilizzo di colle, o telai.

Il legno per natura assorbe meglio il rumore del calpestio, nel caso del pavimento in laminato, il nostro consiglio è di posizionare un tappetino termoacustico tra il pavimento sottostante e la nuova pavimentazione, in modo tale da: ridurre il rumore del calpestio, creare uno strato sopra il quale la pavimentazione è libera di “muoversi” ha funzione autolivellante, e isola dall’umidità.

COMPOSIZIONE DI UNA DOGA DI PARQUET LAMINATO:

il Parquet Laminato è un composto da diversi materiali specifici e con qualità differenti, che vengono uniti tra loro attraverso un processo chiamato pressofusione. 

Come si può vedere dalle immagini: una doga in laminato è composta da quattro elementi.

OVERLAY: è la parte superiore, quella che crea la superficie, quindi è lo strato che più di tutti sopporta l’usura. È composta da una sostanza di natura minerale che ha il compito di creare una pellicola trasparente, dura e molto resistente specialmente agli urti, macchie, graffi, bruciature e sostanze chimiche per uso domestico.

DECOR PAPER: è lo strato che determina l’estetica della doga. È un riproduzione altamente sofisticata, grazie alle nuove tecnologie, stampa laser, taglio pressione e finitura, la sua estetica è comparabile al legno classico, riesce a riprodurre sfumature, nodi, venature.

Questi due strati hanno una caratteristica importantissima, anche al tatto il legno viene imitato, infatti la superficie non è piatta e uniforme, ma riproduce le venature del legno.

HDF: è l’anima della doga, il pannello centrale, è un prodotto derivante dal legno, si tratta di un pannello in fibra ad alta densità (High Density Fiberboard). È formato da fibre di legno ricomposte e resine di alta qualità.

BALANCE PAPER: è lo strato inferiore che accentua la stabilità della doga e quindi anche del pavimento finito. 

COME SI DIFFERENZIANO I PARQUET IN LAMINATO?

I pavimenti in laminato non sono tutti uguali, varia la capacità di resistere all’uso prolungato, varia la stabilità, la capacità di non subire alterazioni nel tempo. Gli EPLF (Produttori Europei Pavimenti Laminati)  individuate le caratteristiche richieste per la pavimentazione in laminato hanno definito delle classi di base.

RESISTENZA ALL’ABRASIONE: questa classificazione viene riconosciuta con la sigla AC e a fianco un numero, chiamate: classi di resistenza all’abrasione. Vanno da AC1 fino ad arrivare ad AC6.

RESISTENZA AL CALPESTIO: questa classificazione indica il pavimento per quale utilizzo è adatto. Viene riconosciuto con dei simboli grafici, sagoma di omini e sotto hanno dei numeri, per uso domestico vanno da 21 a 23, mentre per uso commerciale da 31 a 33.

Precisamente, il nostro parquet laminato è un AC3-23 per gli ambienti domestici, e AC3-31 per gli ambienti commerciali.  Mentre il nostro parquet AC4-32 per gli ambienti commerciali, nessuno ci vieta di posarlo in casa avrà sicuramente una resistenza maggiore.

AC3: il rigonfiamento del pannello è il test al quale viene sottoposta la struttura in HDF. Questo viene effettuato immergendo il pannello prodotto in fibra di legno per 24 ore. Al termine di questo viene misurata la percentuale di rigonfiamento. La EPLF ha stabilito che un pavimento laminato possa essere prodotto con le seguenti caratteristiche: classe di utilizzo AC3 su un pannello con rigonfiamento inferiore o uguale al 20%. L’utilizzo di un parquet in classe AC3 è alto per ambienti residenziali, mentre è basso per un uso commerciale.

COME CALCOLARE QUANTI METRI QUADRI MI SERVONO?

Si deve prevedere che inevitabilmente durante la posa in opera ci saranno degli scarti di lavorazione, dovuti alla necessità di tagliare alcune doghe, e proprio per questi tagli rimarranno dei pezzi che sono troppo corti per essere utilizzati altrove, e quindi non potranno essere recuperati, questo scarto è detto sfrido.

Ci sono diversi fattori che influenzano il calcolo dello sfrido:

FORMA DELLE STANZE nelle quali dovrà avvenire la posa in opera, se la nostra stanza è composta di angoli retti e con pareti perfettamente diritte, senza riseghe di termosifoni, senza pilastri, comportano la necessità di calcolare uno sfrido attorno all’8% ( si tratta dello scarto minimo che va considerato per una qualsiasi pavimentazione). Se le stanze invece hanno una forma più particolare, si dovrà calcolare uno sfrido del 15%.

DIREZIONE DI POSA, per esempio se devo posare il pavimento in un corridoio lungo e stretto, posso avere minor scarto, se posizionerò la mia doga parallela alla lunghezza del corridoio, mentre se voglio posizionare la doga perpendicolarmente al corridoio, ovviamente avrò uno scarto maggiore, mentre se la posa in opera è trasversale (posa in opera molto difficile per chi non è un professionista) allora qui lo scarto sarà nettamente superiore.

Il nostro consiglio è quello di calcolare circa il 15% in più di materiale. Trattandosi di un materiale “vivo” è soggetto a possibili ritrazioni o dilatazioni in base alle condizioni atmosferiche, per questo motivo durante la posa è consigliabile lasciare una distanza di 7-8 mm, dalle pareti, la quale verrà poi coperta dal battiscopa.

https://www.youtube.com/watch?v=qNZt07PIUTc